PREMESSA
Per organizzare praticamente il proprio cammino occorre decidere preliminarmente alcune cose:
- quale cammino fare e la lunghezza da percorrere
- fare una stima del numero di giorni necessari e di quelli effettivamente a disposizione
- decidere il periodo
- programmare ed attuare la fase della preparazione fisica
- verificare che non ci siano problemi di salute che sconsiglino la partenza
- prendere tutte le informazioni sul percorso
- organizzare il viaggio di andata scegliendo il mezzo di trasporto e, se del caso, prenotare i mezzi di trasporto pubblici
- preparare l’attrezzatura necessaria, verificando l’idoneità di quanto si ha ed acquistando il restante
Le pagine comprese in questa sezione hanno lo scopo di orientare nelle scelte pratiche chi decide di fare il cammino. Molti dei consigli che si fornisco sono forse inutili perché ovvi ed ispirati al semplice buon senso. Comunque sia, meglio una parola in più.
CONSIGLI GENERALI
Ribadito ancora una volta che ognuno fa quel che può e vuole, e che può essere bello, rilassante e magari entusiasmante partire alla ventura, accettando gli imprevisti di un viaggio un po’ avventuroso, mi sento di dare alcuni consigli a chi vuole partire sapendo quanto possibile quello che dovrà affrontare:
- prepararsi fisicamente tramite un allenamento che, anche senza essere specifico, abitui comunque il fisico allo sforzo prolungato, curando preventivamente la salute dei piedi.
- curare che l’equipaggiamento sia adeguato alla stagione e collaudato (non scarpe nuove!). Esistono sul mercato articoli tecnici appropriati (scarpe, biancheria, magliette, giacche): hanno il “difetto” di essere generalmente costosi ma sono ottimi.
- curare che quello che si porta via sia realmente indispensabile perché, quanto più leggero è lo zaino, quanto meno si soffre.
- nessuno può prevedere il tempo che farà, ma occorre tener conto che, tranne la regione dei Pirenei e la Galicia, l’estate spagnola è molto calda e l’inverno abbastanza freddo. A giudizio generale i mesi migliori sono considerati maggio/giugno e settembre/ottobre. Poi, naturalmente, bisogna sperare di azzeccarla e che vada tutto bene.
- è preferibile conoscere qualche lingua straniera (inglese innanzitutto, francese o tedesco), anche per poter familiarizzare con gli altri pellegrini, sapendo però che è facile per un italiano intendersi con uno spagnolo, a patto che entrambi parlino lentamente e con la volontà di farsi capire.
- la Spagna è un paese molto simile all’Italia, per lingua, abitudini e tenore di vita: tutto ciò che si è dimenticato o di cui si può aver bisogno può essere facilmente trovato e acquistato; le abitudini della gente sono simili alle nostre, così come la cultura, le abitudini, l’alimentazione (la Spagna è parte della Comunità Europea!!!). Andiamo quindi con animo sgombro da ansie o da pregiudizi di qualsiasi tipo.
- fare il cammino non costa molto; viaggio a parte, le spese indispensabili sono quelle per il mangiare e (poche) per il dormire: al massimo, se non si vuole strafare, 30 euro al giorno. Ci si può portare la carta di credito (VISA, Mastercard, o simili): meglio di tutti la carta bancomat / Vpay. Non serve per le spese minute ma può essere utilizzata per pagarsi il viaggio di ritorno, per prelevare contante dagli sportelli automatici e per fronteggiare eventuali imprevisti.