Notizie e curiosità dal cammino – n. 2
IN CORSO LA RISTRUTTURAZIONE DELL’AREA SOMMITALE DEL MONTE DO GOZO
La Giunta di Galizia ha iniziato i lavori per la ristrutturazione complessiva dell’aerea del Monte do Gozo, ormai in stato di semiabbandono.
La prima parte interessata dai lavori è la grande area ad accesso pubblico: in altre parole la sommità del colle dove campeggia il grande monumento dedicato a Giovanni Paolo II. Verranno rimossi i rifiuti sparsi qua e là, verranno piantumati alberi, ristrutturati alcuni edifici e rifatta la segnaletica, per un importo di 600.000 €. Con una cifra analoga verrà in seguito ristrutturata l’area attorno alla capilla de San Marcos per rendere nuovamente visibili le torri della cattedrale; verranno migliorate le installazioni sportive presenti, verrà allestita un’area di sosta per pellegrini.
E’ allo studio un progetto per ristrutturare il grande albergue per pellegrini con realizzazione di un servizio di bar e ristorante.
REALIZZATI LAVORI DI MIGLIORAMENTO DEL CAMINO DE BAYONA
Nei primi secoli del pellegrinaggio a Santiago era molto praticato un itinerario che da Bayona (Bayonne) portava a Burgos proseguendo da lì verso Santiago. Nella prima parte bisognava attraversare la parte orientale dei monti Cantabrici (le attuali province di Guipúzcoa e Alava (Euskadi – Paesi Baschi) per poi entrare in Castilla a Miranda de Ebro. Da qui si poteva proseguire per Santo Domingo de la Calzada o per Burgos.
Nei secoli successivi questa via venne abbandonata a vantaggio dell’attuale itinerario del Camino Francés, che presentava una più semplice orografia.
Il cammino è stato riscoperto e attrezzato negli ultimi anni ed è anche conosciuto come “Camino vasco del Interior” o “Ruta del Tunnel” o “Camino de Alava”. Dal 2010 è stato completamente segnalato. Su iniziativa della Asociación de Amigos del Camino de Santiago de Miranda de Ebro sono stati eseguiti recentemente lavori di pulizia e rifacimento della segnaletica nel tratto del Cammino che transita per la Castilla.
RITI PERICOLOSI AL FARO DI FINISTERRE
Tra i pellegrini che concludono il loro cammino arrivando al capo di Finisterre è d’uso bruciare qualcosa (di solito un capo di vestiario) utilizzato durante il proprio cammino. E’ chiaro il significato del gesto: disfarsi di ciò che ormai non servirà più chiudendo così con un gesto simbolico il proprio cammino.
Le autorità locali hanno da tempo proibito questa pratica sia perché sporca in modo quasi indelebile gli scogli del capo sia perché un fuoco non controllato rischia di estendersi alle sterpaglie e trasformarsi in un vero e proprio incendio con danni ambientali e pericolo per i turisti e pellegrini che ogni giorno affollano quella località. Così infatti è accaduto più volte.
Il 24 agosto scorso una coppia di pellegrini italiani sono stati arrestati dalla Guardia Civil di Muxia accusati di aver provocato un incendio in un’area di 2000 mq. Hanno dichiarato che uno di loro stavano bruciando uno scarpone quando le fiamme aveva ustionato la mano. Così aveva allontanato lo scarpone lanciandolo tra le rocce.
PERCUOTE LA COMPAGNA PERCHÉ’ VUOLE PROSEGUIRE DA SOLO IL CAMMINO DI SANTIAGO
Un fatto incredibile è accaduto sul cammino nel luglio scorso. Una donna è stata trovata con numerose contusioni in un parco alla periferia di Burgos. Ha dichiarato che assieme al suo compagno stava percorrendo il Cammino di Santiago. Giunti a Burgos lui le aveva dichiarato di voler proseguire da solo. Alle sue rimostranze ne era nato un litigio sfociato in percosse. L’uomo è stato arrestato.