I pellegrini scrivono – 10
Giorgio e Maria Teresa hanno percorso il Cammino Inglese nell’ottobre 2016 ed hanno scritto il loro diario che si può leggere su Youpublisher
Giorgio e Maria Teresa hanno percorso il Cammino Inglese nell’ottobre 2016 ed hanno scritto il loro diario che si può leggere su Youpublisher
Il promontorio di Muxia è un luogo di grande suggestione: enormi pietre, levigate e arrotondate dal movimento imperversare incessante del mare e del vento ed una chiesa, costruita a poche decine di metri dall’oceano: il santuario de la Virgen de la Barca. Numerose sono le leggende attorno a queste pietre e al Santuario, legate a San Giacomo ed anche a riti magico-religiosi precristiani.
La chiesa. Le sue origini risalgono al secolo XI, ma è stata ricostruita più volte: l’aspetto attuale è del XVIII secolo.
Secondo la tradizione, in questo luogo San Giacomo stava un giorno pregando affinché le popolazioni di quella zona cessassero di essere ostili alla sua predicazione. Mentre pregava scorse una barca che si avvicinava: a bordo c’era la Madonna che rincuorò l’apostolo dicendogli che le sue preghiere erano state esaudite, che il suo compito in quei luoghi era ormai esaurito e che quindi doveva ritornare a Gerusalemme. La Madonna regalò una sua immagine a San Giacomo che costruì in quel luogo un piccolo altare attorno al quale fu edificato poi il santuario. L’imbarcazione della Madonna era di pietra: i resti rimasero lì, sul promontorio.
La notte di Natale del 2013 un fulmine ha provocato un incendio che ha prodotto gravi danni: il più rilevante è stato la distruzione completa del retablo dietro l’altare maggiore. Nel maggio 2015 sono stati completati i lavori di restauro e la chiesa è stata riaperta al pubblico.
Las pedras santas Sin da tempi antichissimi le grandi pietre sono state oggetto di culti pagani. Sono presenti dappertutto: in Europa ve ne sono molte in Galicia, in Francia e in Gran Bretagna. Particolare importanza hanno le pietre oscillanti, che stanno in un equilibrio tale che l’applicazione di una forza anche minima fa sì che si muovano o che oscillino. Nel promontorio di Muxía alcune di queste pietre hanno una importanza prevalente in considerazione della loro forma e dimensione.
La pedra de abalar (pietra che balla). Ha una circonferenza di 30 metri, uno spessore fra i 15 e i 30 cm e una lunghezza di m 8,70 e un peso di 8 tonnellate. Data la sua forma si dice che fosse lo scafo della barca della Madonna. E’ una pietra oscillante: se una persona vi sale sopra e si muove la pietra “balla” producendo un cupo suono. In Galicia si dice che la pietra balla quando vuole, che talvolta non si muove anche se più persone vi salgono sopra, o anche che talvolta balla da sola: questo è un presagio di disgrazie. Si dice che un tempo vi si facevano salire sopra gli accusati di reati: la pietra che non si muoveva era testimonianza di colpevolezza. Si usava anche per provare un eventuale infedeltà tra coniugi.Si dice che durante la guerra Castilla / Portogallo del 1475/79 la pietra non si mosse mai. E infine si dice che quando alcuni ladri si introdussero nel santuario per rubare arredi sacri la pietra iniziò a ballare producendo un rumore così forte da attirare l’attenzione dei muxiani che riuscirono a sventare il furto.
Nel dicembre 1978 se ne ruppe un pezzo durante un furioso temporale. Di nuovo il 6 gennaio 2014 durante un altro temporale la pietra scivolò un poco e se ne ruppe un altro pezzo. Nel 2015 sono stati eseguiti studi che hanno portato allo spostamento della pietra nella primitiva posizione.
La pedra dos cadrís o dos riñones (pietra dei reni) ha la forma di un rene: le si attribuiscono proprietà curative. Secondo la leggenda costituiva la vela della barca. La pedra do timón era invece il timone.
C’è poi la Pedra ou furna dos namorados (pietra o grotta degli innamorati), ai piedi della quale gli innamorati sig giurano amore eterno.
Per maggiori informazioni:
http://www.concellomuxia.com/ca/web/index.php?dep=6&mod=inf&idc=24
http://www.lavozdegalicia.es/noticia/carballo/muxia/2016/01/06/pedra-abalar-sigue-solucion-definitiva-dos-anos-romperse/0003_201601C6C3991.htm
http://narradoresdelmisterio.net/leyenda-da-pedra-de-abalarvirgen-de-la-barca-muxia-pedraspiedras-de-abalardos-cadrisdo-timondos-namorados/
https://www.youtube.com/watch?v=lMuVqJriVts
https://www.youtube.com/watch?v=RrQp4Io15yE
Olvidado, cioè dimenticato. E’ anche chiamato Camino viejo o Camino de la Montaña.
In realtà è un cammino in fase di studio e organizzazione: la sua origine storica si basa sugli itinerari percorsi dai pellegrini che affluirono a Santiago dal X al XII secolo, quando gli arabi occupavano non solo il sud e il centro della Spagna ma anche molte zone del nord. Dalle poche fonti che descrivono o quantomeno citano questi itinerari si ricava che le prime vie di pellegrinaggio affrontavano necessariamente la Cordillera Cantabrica con percorsi difficili dati i dislivelli da affrontare, i fiumi da attraversare, le avversità atmosferiche di una regione fredda e piovosa.
Il primo itinerario fu quello che ora è chiamato “Camino Primitivo”, utilizzabile da chi abitava in Asturias o da chi giungeva in nave sulle coste cantabriche e su quell’itinerario procedeva a piedi.
Un altro itinerario partiva dalla Navarra e dai Paesi Baschi e si sviluppava sulle pendici meridionali della Cantabria, stando quindi lontano dalle Mesetas, all’epoca ancora occupate dagli Arabi o sede di conflitti. Giunto a Villafranca del Bierzo il cammino continuava sul tracciato attualmente praticato. E’ quello chiamato ora Camino Olvidado o Camino Viejo o de la Montaña. Mano a mano che il processo della Reconquista avanzava questo cammino fu sempre meno praticato a favore del Camino Francés che evitava le montagne passando nelle colline della Navarra e della Rioja e poi nelle mesetas della Castilla.
Diverse Associazioni, assieme alle comunità locali interessate, stanno in questi anni lavorando per riscoprire questi antichi tracciati basandosi sui pochissimi documenti esistenti ma anche sulle tracce indirette lasciate dalla presenza di monasteri, santuari, chiese, ermite, hospitali.
Per maggiori informazioni si possono visitare questi siti:
http://www.elcaminoolvidado.com/
http://www.viejocaminodesantiago.com/
http://www.gronze.com/camino-de-santiago/caminos/el-camino-viejo-de-santiago/informacion
Nell’anno 2017 il gruppo di Accoglienza Pellegrina organizzerà due corsi di formazione per hospitaleri:
Vercelli 17, 18 e 19 marzo
Valpromaro 7, 8 e 9 aprile
Qualora le richieste di partecipazione lo giustificassero verrà organizzato un terzo corso:
Garlasco 21, 22 e 23 aprile
Gli hospitaleri così formati potranno prestare la loro opera in Italia presso gli ostelli di Vercelli e Valpromaro e in Spagna negli albergue gestiti dalla Federación Española de Asociaciones de Amigos del Camino de Santiago – http://www.caminosantiago.org/cpperegrino/hospitaleros/cursos.asp
Per informazioni sui corsi scrivere a accoglienzapellegrina.corsi@gmail.com.
Mario è un infaticabile pellegrino che, negli ultimi anni, ha camminato a lungo collegando le tre grandi mete di pellegrinaggio della cristianità: Roma, Santiago e Gerusalemme. Di queste pellegrinaggi ha messo a disposizione accurati testi nei quali dà dettagliate informazioni oltre ad un puntuale giornaliero diario.
– il Verso Gerusalemme, dal Transitum Padi, sulla Via Francigena sino alla Via Egnatia a Durazzo
– la Via Micaelica, da Roma a Siponto sperimentando alcuni percorsi, verificandoli, proponendo varianti. Cammino percorso con Anacleto e Rinaldo (2007).
– la Via Egnatia, dall’Adriatico a Istanbul. Oltre 1000 km del cammino verso Gerusalemme. Cammino percorso con Anacleto e Rinaldo (2008).
– la Traversata dell’Anatolia, da Istanbul ad Antiochia. Cammino percorso con Anacleto e Rinaldo (2009).
– la Via delle Rose, da Antiochia a Gerusalemme. Cammino percorso con Anacleto e Rinaldo (2010).
– la Via Lusitana, da Lisbona a Santiago (2007)
– la Via Francigena da Canterbury a Vercelli, ricollegandosi così al cammino Lourdes / Roma già percorso (2012).
– la Via Tolosana da Arles a Lourdes percorsa nel 2008.
– da Lourdes a Muxia, attraverso il cammino del Nord, percorso nel giugno/luglio 2013.
– la Via Micaelica dalla Sacra di San Michele a Mont Saint Michel, in Normandia.
– il Cammino del Levante da Valencia ad Astorga, percorso nel maggio 2016
Dal marzo 2017 sarà disponibile una nuova edizione (la quinta) del Cammino del Nord. In questa edizione ho completamente riscritto le tappe. Completamente nuovi sono le mappe, di qualità notevolmente migliore, ed i profili altimetrici. Per ogni tappa sarà anche indicato, e questa è una novità, la percentuale di percorso su asfalto. Saranno indicate le variante per ciclisti e alcune varianti per abbreviare l percorrenza o anche per visitare luoghi di particolare rilievo paesaggistico. Parecchie modifiche presenta anche l’introduzione. Ho ripartito il cammino in 33 tappe: nella precedente le tappe erano 34.
Saranno disponibili le tracce GPS per camminatori e per ciclisti.
La guida è pubblicata da “Terre di Mezzo – collana “Percorsi”. La si potrà acquistare, oltre che in libreria, anche online presso il sito dell’editore: http://www.percorsiditerre.it/negozio/a-santiago-lungo-il-cammino-del-nord
Poiché le guide invecchiano rapidamente terrò a disposizione sul sito una pagina contenente rettifiche e le modifiche al percorso ed agli albergues intervenute dopo la pubblicazione
Alcuni anni fa ho aperto una sezione dedicata al culto di San Giacomo in Italia. Grazie al contributo di numerosi visitatori del sito ho creato una pagina per ogni regione indicando i luoghi in cui sono presenti chiese, oratori, lapidi, statue, quadri presenti in Italia che siano dedicati a San Giacomo apostolo, il Maggiore.
Il 6 dicembre 2016 ho inserito l’ultima segnalazione che ha portato il numero complessivo a 265.
Da alcuni mesi però le segnalazioni languono: faccio quindi appello ai visitatori del sito per segnalarmi luoghi non ancora censiti.
Vito ha percorso in solitaria in bicicletta, dall’8 al 27 agosto 2016, il tratto della Via Francigena da Besancon a Roma. Ha messo assieme foto e filmati realizzando un video visibile si Youtube all’indirizzo https://youtu.be/O12T5qj0AOw
Il blog che Federico ha scritto sul suo Cammino Francese, percorso nel 2016: http://www.fedale.net/category/camino-de-santiago/
Claudio è partito dalla propria casa, Ozzano Emilia, ed è arrivato a Roma a piedi, attraversando l’Appennino e ricollegandosi poi alla Via Francigena. Questo il suo diario: http://www.amozzano.it/pellegrinaggioROMA.pdf
Manuel sta scrivendo un blog nel quale pubblica sue riflessioni sul Cammino di Santiago: http://ilcamminopersantiago.altervista.org
Questo è il diario di Franco Visani, che ha percorso la Via Francigena, da Pavia a Roma, nell’estate 2006. Nel 2007 ha invece percorso il tratto dal Monginevro a Pavia. Di questi cammini ci propone il diario.
Ancora lui, 10 anni dopo, riparte …“Alla riscoperta della Via Francigena”
Giuseppe assieme ad alcuni amici è arrivato a piedi a Roma partendo dalla sua abitazione, Corpolò – Rimini. Ecco il suo diario
7 cammini percorsi nel 2012 dall’infaticabile Giancarlo. Per ognuno ha scritto un diario corredato da numerose foto:
il Camino Vasco del Interior o Ruta del Tunel
il Camino del Nord
il Camino Primitivo
il Camino di Finisterre
il Camino del Nord a ritroso, da Oviedo a Irun
il Camino Portoghese
il Camino del Salvador
Altri 4 cammini percorsi nel 2013; di ciascuno il diario con foto:
il Camino Inglese
il Camino da Santiago a Finisterre e ritorno
il Camino Sanabrese
il Cammino del Levante
Altri 3 percorsi nel 2014:
il Camino del Salvador e quello di Covadonga
il Cammino de Madrid
Un altro nel 2015:
la Ruta de la Lana
Gli ultimi due (per ora) nel 2016
il Camino Mozarabe
la Via Francigena da Sarzana a Siena
Pubblicati due nuovi libri:
“Campo di Stelle – a cavallo a Santiago” di Paola Giacomini. Un lungo viaggio di Paola assieme a Isotta Raminga, la sua cavalla, dalla Val di Sua a Santiago e ritorno. Il diario intenso e coinvolgente di una esperienza unica – I quaderni dell’Alpitrek- Giaveno (TO) 2016 – http://www.sellarepartire.it/campo-di-stelle/
“Destinazione Santiago – come ritrovare se stessi sul cammino” di Riccardo Finelli – Un cammino affrontato senza un’idea precisa, nell’emozione della perdita di un amico, porta a rivedere e rimettere in discussione la propria vita: i valori, le priorità, gli equilibri – editore Sperling & Kupfer 2016 – ISBN 978-88-200-6024-4. www.riccardofinelli.it
Il Cammino della Madre: questo il nome che ha dato Maria al cammino da Rocamadour (Francia, regione dei Midi-Pyrénées) a Monserrat (Spagna, Comunità Autonoma di Catalunya), da lei progettato e percorso. Ce lo presenta assieme ad un elenco delle tappe percorse.
Antonio ha percorso il cammino di 4 giorni nell’aprile 2016. Ecco il suo diario.