Camino del Nord: un progettato cambiamento del percorso cancellerebbe il meraviglioso albergue di Güemes
Chi ha percorso il Cammino del Nord molto probabilmente si è fermato per una notte a Güemes, la tappa che precede l’arrivo a Santander.
A Güemes da 16 anni è attivo l’albergue “La Cabaña de l’abuelo Peuto”, creato e gestito con passione incredibile da don Ernesto Bustio, che ha saputo aggregare in questa piccolissima località della Cantabria una comunità di volontari con i quali ha preso in mano la casa lasciata da Peuto, suo nonno, e l’ha ristrutturata e ingrandita sino a renderla una splendida casa di accoglienza, per pellegrini ma aperta a chiunque abbia bisogno, gestita da volontari che si alternano tutto l’anno.
In questa casa non c’è nulla a pagamento ma neppure si chiede il “donativo”. Don Ernesto, nella riunione serale con i pellegrini ospiti, spiega molte cose sulla storia dell’albergue, sui paesi circostanti, sulla storia delle popolazioni, sui grandi cambiamenti avvenuti negli ultimi decenni, sull’economia di questa terra. E alla fine spiega con grande chiarezza ed efficacia che questa casa è aperta a tutti, è gestita da volontari ma ha dei costi. E allora chiede di dare un contributo libero e assolutamente volontario ma consapevoli delle spese che si devono sostenere e comunque secondo le possibilità di ciascuno. In altre parole: chi non ha nulla non dia nulla, chi ha poco dia poco, chi ha molto dia molto. Poi c’è la cena comunaria e infine si dorme in stanze con letti a castello autocostruti in legno massiccio, con servizi puliti ed efficienti. In altre parole è un luogo di accoglienza imperdibile!
Ora un progetto della Provincia autonoma della Cantabria su richiesta del Comune di Bareyo vuole spostare il tracciato del cammino facendolo passare per un itinerario che esclude completamente Güemes. Perché questo? Non è tutto chiaro e trasparente: il tracciato proposto allunga di 3 km il percorso, non tocca località particolarmente significative e non ha i requisiti di itineraio storico come quello attuale. Non dimentichiamo che appena 1,5 km prima di Güemes si passa accanto alla romanica ermita di San Julián, risalente al secolo XIV, originariamente adibita sin dall’origine a sino al secolo XIX a hospitale per pellegrini. Probabilmente ci sono state pressioni dei paesi circostanti che vedono nel passaggio dei pellegrini una risorsa economica da sfruttare. Teniamo conto che Güemes è solo un piccolissimo borgo.
Naturalmente il combattivo don Ernesto Bustio ha fatto appello ai pellegrini perché sostengano la sua richiesta di mantenimento dell’attuale tracciato. Maggiori informazioni si possono trovare sul sito dell’albergue. In particolare don Ernesto chiede di mandare una email alle autorità della Cantabria perché abbandonino il progetto.
Faccio qundi appello ai pellegrini che hanno conosciuto la straordinaria ospitalità ricevuta a Güemes ad unirsi alla richiesta. E chiedo solidarietà anche a chi, pur non conoscendo questa realtà, abbia a cuore il mantenimento e la valorizzazione delle realtà in cui viene praticata l’ospitalità e l’accoglienza gratuita e volontaria. Per maggiori informazioni visitate il blog: http://blog.alberguedeGüemes.com/ e il sito dell’albergue www.alberguedeguemes.com
Per sostenere l’iniziativa potete mandare un messaggio agli indirizzi trascritti sotto, mandandone copia per conoscenza a don Ernesto ernestobustio@yahoo.es. L’email (secondo me è meglio mandarla in italiano) potrebbe essere così impostata: